Caso Rabiot-Marsiglia: De Zerbi chiede scuse pubbliche, ma il giocatore resiste

Il tecnico italiano ribadisce la sua posizione mentre il mercato sta per chiudersi

La situazione tra Adrien Rabiot e l’Olympique Marsiglia continua a rimanere in una fase di stallo preoccupante. Il centrocampista francese, arrivato con grandi aspettative dopo l’esperienza alla Juventus, si trova ancora ai margini della rosa, costretto ad allenarsi separatamente dai compagni in attesa di una risoluzione del caso. Un’impasse che sta diventando sempre più complicata con l’avvicinarsi della chiusura del mercato, prevista per lunedì, e che potrebbe costringere entrambe le parti a trovare una soluzione rapida per evitare conseguenze più gravi.

De Zerbi mantiene la linea dura

In conferenza stampa, alla vigilia della trasferta contro il Lione in programma domenica, Roberto De Zerbi è tornato sull’argomento chiarendo ulteriormente la sua posizione. Il tecnico italiano ha ribadito che per risolvere la situazione servirebbe un gesto di umiltà da parte del giocatore, nello specifico delle scuse formali rivolte alla società e ai compagni di squadra.

“Ho suggerito a Rabiot di recarsi dal club e presentare le sue scuse. Non per l’episodio accaduto a Rennes, che ormai consideravo superato, ma per le dichiarazioni del suo entourage che sono state particolarmente offensive nei confronti del presidente, del direttore sportivo e di un suo compagno di squadra,” ha spiegato De Zerbi riferendosi alle critiche mosse all’acquisto di Greenwood.

L’allenatore ha voluto precisare che il suo intervento si è limitato esclusivamente a questo consiglio: “Non mi sono mai permesso di suggerirgli di cambiare agente. Non l’ho mai pensato e non rientra nelle mie competenze occuparmi dell’entourage di Rabiot. Il mio rapporto deve essere costruito con Adrien, non con chi lo circonda. Gli ho offerto questo suggerimento che finora ha scelto di non seguire.”

Le dinamiche di squadra e la gestione dei talenti rappresentano sempre sfide complesse per ogni allenatore, come dimostrano anche le situazioni di altri giovani promesse del calcio italiano, tra cui il caso di Lorenzo Colombo al Milan, il cui percorso di crescita resta incerto nonostante il potenziale mostrato nelle passate stagioni.

Una situazione in deterioramento

“La vicenda si è complicata progressivamente, non per responsabilità nostra,” ha continuato De Zerbi. “Sono convinto che con la volontà di fare un passo indietro, con l’umiltà che ho suggerito, la situazione potrebbe risolversi. Se invece prevalgono orgoglio e altre considerazioni, il futuro diventa imprevedibile.

Il tecnico ha poi voluto chiarire il suo ruolo all’interno dello spogliatoio: “Non devo risultare simpatico o antipatico, né amico o nemico. Il mio dovere è essere giusto in ogni circostanza, inclusa questa. La squadra soffre quando ognuno agisce secondo propria volontà, pertanto la società ha deciso di far rispettare le regole.”

De Zerbi ha sottolineato come fin dall’inizio la sua intenzione non fosse quella di una punizione definitiva: “Già la scorsa settimana avevo parlato di una decisione temporanea, precisando che Rabiot avrebbe affrontato le conseguenze necessarie. La situazione era recuperabile. Voglio concentrarmi sul mio ruolo di allenatore, ma all’interno dello spogliatoio devo mantenere un’autorità.”

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La posizione del presidente e l’attesa per una svolta

Anche il presidente del Marsiglia, Pablo Longoria, è intervenuto sulla questione a margine dei sorteggi di Champions League. Il numero uno del club francese ha mantenuto una posizione conciliante, ricordando che “la porta del mio ufficio è sempre aperta per tutti, Adrien compreso, per un confronto tra adulti, basato sul rispetto reciproco”.

Nonostante queste aperture da parte della dirigenza, l’entourage del giocatore mantiene un rigoroso silenzio sulla vicenda, limitandosi a far trapelare che non ci sono novità significative rispetto alla situazione attuale.

Con la chiusura del mercato prevista lunedì, il tempo per trovare una soluzione sta rapidamente esaurendosi. Le opzioni sul tavolo sembrano essere essenzialmente due: un riavvicinamento tra le parti, che passerebbe inevitabilmente dal gesto di scuse richiesto da De Zerbi, oppure una separazione che a questo punto risulterebbe difficile da concretizzare in tempi così stretti.

Intanto, il Marsiglia si prepara alla difficile trasferta di Lione senza poter contare sul suo centrocampista di maggior talento e esperienza, in un momento cruciale della stagione in cui ogni punto può risultare determinante per le ambizioni del club guidato dal tecnico italiano.

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