Barcellona, rimonta da urlo: Pedri e Lamine Yamal ribaltano il Levante

I blaugrana vincono 3-2 dopo essere stati sotto di due reti, consolidando il primato in Liga

Una partita che sembrava compromessa si è trasformata in un trionfo di carattere e talento per il Barcellona di Hansi Flick. Sotto di due reti all’intervallo contro un Levante cinico e organizzato, i catalani hanno trovato la forza di ribaltare completamente il risultato grazie alle giocate straordinarie di Pedri, autentico MVP dell’incontro, e del giovanissimo Lamine Yamal, decisivo con i suoi spunti sulla fascia destra. Un 3-2 sofferto ma fondamentale che permette al Barça di mantenere la vetta della classifica con cinque punti di vantaggio sull’Atletico Madrid, bloccato sull’1-1 dall’Elche.

La squadra blaugrana attende ora con interesse il risultato del Real Madrid, impegnato questa sera sul campo dell’Oviedo, per conoscere il reale vantaggio sui rivali di sempre nella corsa al titolo.

Le scelte iniziali di Flick e un primo tempo da incubo

Il tecnico tedesco ha sorpreso tutti nelle scelte di formazione iniziali. Per sostituire De Jong, assente per paternità, anziché affidarsi a Gavi come previsto, ha lanciato dal primo minuto Casadó, giovane talento che il club vorrebbe cedere in Inghilterra per fare cassa. Un messaggio chiaro alla dirigenza: il centrocampista rientra nei piani dell’allenatore nonostante le strategie di mercato della società.

In attacco, spazio a Rashford sulla sinistra al posto di Fermín, con Raphinha spostato in posizione centrale alle spalle di Ferran Torres, schierato come riferimento offensivo in sostituzione di Lewandowski, tornato disponibile ma inizialmente in panchina.

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Levante letale in contropiede

La squadra valenciana ha interpretato la partita con grande intelligenza tattica. Cedendo deliberatamente il possesso palla al Barcellona, il Levante ha atteso con pazienza il momento giusto per colpire in ripartenza, sfruttando gli spazi concessi da una retroguardia catalana apparsa fragile e disattenta nelle transizioni difensive.

Il vantaggio è arrivato al 15′ minuto con una ripartenza perfetta: protagonisti i due esterni, Manu Sanchez a destra e Toljan a sinistra, con quest’ultimo – ex Sassuolo con 6 assist nella scorsa Serie A – che ha servito un pallone delizioso a Ivan Romero. L’attaccante, con una finta di corpo senza toccare il pallone, ha mandato fuori tempo Cubarsí prima di battere imparabilmente Joan García.

Il Barcellona ha accusato il colpo, faticando a innescare Lamine Yamal e affidandosi a un Rashford apparso confusionario. La poca concretezza dei blaugrana è emersa quando Ferran Torres, servito perfettamente da Pedri, ha colpito la traversa a tu per tu con il portiere avversario.

Nel recupero del primo tempo, da un’azione d’angolo, è nato il raddoppio del Levante: un tiro di Morales ha colpito il braccio di Balde in area, provocando un calcio di rigore contestato dai catalani ma trasformato con freddezza dallo stesso “Comandante” Morales per il 2-0.

La reazione blaugrana e una ripresa da campioni

All’intervallo Flick ha operato due cambi decisivi, inserendo Gavi e Dani Olmo al posto di Casadó e Rashford. La scintilla della rimonta è scoccata grazie a un gesto tecnico straordinario di Pedri che, con un destro potente e preciso dai 20 metri, ha accorciato le distanze trovando l’incrocio dei pali e risvegliando l’orgoglio della squadra. Appena 151 secondi dopo, Ferran Torres ha trovato la deviazione vincente su calcio d’angolo battuto da Raphinha, completando una reazione fulminea che ha riequilibrato il punteggio.

Il talento di Lorenzo Colombo, giovane attaccante il cui futuro al Milan resta ancora incerto tra prestiti e possibili cessioni, può ricordare quella capacità di determinare le partite che oggi Ferran Torres ha mostrato nel momento decisivo.

Con il pareggio raggiunto, il Barcellona ha continuato a spingere trascinato dall’incontenibile Pedri e dalle accelerazioni di Lamine Yamal, costantemente pericoloso sulla fascia destra. Proprio il diciottenne prodigio catalano, nel recupero, ha firmato l’azione decisiva: un suo cross insidioso ha provocato la sfortunata deviazione di Elguezabal nella propria porta, completando una rimonta che sembrava impossibile dopo i primi 45 minuti.

Luci e ombre per il futuro

Nonostante l’entusiasmo per la vittoria, Flick dovrà lavorare molto sulla fase difensiva della squadra. La cessione di Iñigo Martinez all’Al Nassr rischia di rivelarsi un errore, considerando le prestazioni altalenanti di Araujo e l’inesperienza di Cubarsí, emersa in diverse situazioni durante la partita. Problemi strutturali che dovranno essere risolti per ambire a traguardi importanti sia in Spagna che in Europa.

D’altra parte, la capacità di reazione mostrata e la qualità dei suoi giovani talenti rappresentano segnali incoraggianti per il tecnico tedesco. Pedri si conferma leader tecnico ed emotivo della squadra, mentre Lamine Yamal, nonostante la giovanissima età, sta dimostrando di possedere non solo qualità tecniche straordinarie ma anche personalità e carisma nei momenti decisivi.

Una vittoria che vale molto più dei tre punti per un Barcellona che sta cercando di ritrovare la propria identità sotto la guida del nuovo allenatore, ma che conferma anche le ambizioni di un gruppo determinato a recitare un ruolo da protagonista in questa stagione.

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