La ristorazione è senza dubbio uno dei settori dell’economia più colpiti dall’emergenza dovuta al Covid-19, e i ristoratori si sono trovati a dover reinventare le proprie attività, in molti casi affidandosi a servizi di delivery e take away; in molte nazioni infatti, l’attività dei ristoranti in presenza è stata proibita durante il periodo di massima emergenza, e anche laddove non ci siano state ordinanze specifiche, la paura del contagio, giustamente, ha inibito molti potenziali clienti dal recarsi a consumare i piatti direttamente al ristorante.
Per permettere ai propri clienti di scegliere i piatti in modo agevole, i ristoranti stanno diffondendo in modo telematico i propri servizi, sfruttando siti web, social e sistemi di messaggistica, e tra le informazioni più importanti da pubblicare, troviamo il menù in forma digitale.
In Italia esiste dal 2013 un servizio, chiamato Sluurpy, tramite il quale è possibile sfogliare online il menù originale di un ristorante, del quale si possono trovare informazioni di vario genere, come la categoria, la fascia di prezzo, le foto degli ambienti (ora purtroppo poco interessanti) e dei piatti più caratteristici, o gli orari di apertura. Questo servizio è chiaramente diventato ancora più importante nelle ultime settimane, e lo resterà finché non sarà possibile tornare a mangiare nei ristoranti in modo “tradizionale”, anche se la visione va ben oltre questo periodo ed è tesa a creare un rapporto stretto e conveniente, per entrambi, tra clienti e ristoratori.
Con oltre 100.000 menù raccolti finora e 12.000.000 di utenti che solo nel 2019 hanno visitato Sluurpy, il servizio era diventato talmente convincente che l’azienda omonima, che a sede a Bologna, ha deciso dall’anno scorso di estenderlo gradualmente ad altri paesi.
Il primo paese fuori dall’Italia ad avere il suo Sluurpy è stato il Regno Unito, seguito poi da Francia, Spagna, Germania, Stati Uniti, e in seguito a diversi paesi dell’America Latina, al Sudafrica e a Singapore, per arrivare nei primi mesi del 2020 a oltre 70 paesi, distribuiti per tutti i continenti abitati, con l’Europa coperta quasi per intero.
Se il Regno Unito, anche perché partito per primo, rappresenta ad oggi il paese più prolifico al di fuori dell’Italia, Sluurpy sta riscuotendo un successo sorprendente in Sud America, e in particolare in Colombia, Argentina e Brasile.
L’obiettivo di Sluurpy è quello di portare il formato italiano in tutto il mondo, credendo fortemente che la digitalizzazione dei menù sia un passo importante per avvicinare clienti e ristoratori.
Ad oggi il numero dei menù raccolti sul network estero si avvicina alle 400.000 unità, e il piano prestabilito dovrebbe portar il network, nell’arco di pochi mesi, a raggiungere il milione.
I prossimi passi dell’azienda riguarderanno il potenziamento degli strumenti per i ristoratori, così come sono attivi in Italia, e il rilascio di nuove funzionalità che consentano agli utenti di avere un’esperienza sempre più soddisfacente, in modo che presto sia ridotta al minimo la distanza tra ristoranti e clienti, e la comunicazione possa essere più frequente ed efficace, con un vantaggio considerevole per entrambe le parti in causa.