Nel momento in cui si fa riferimento alle energie rinnovabili, è chiaro che il primo pensiero corre immediatamente verso quelle più tipiche, come ad esempio l’eolico, piuttosto che il fotovoltaico oppure le biomasse e, ancora l’idroelettrico. Eppure ce ne sono alcune che, nonostante attualmente non siano sulla bocca di tutti, presto potrebbero diventare molto conosciute.
C’è una particolare fonte rinnovabile, infatti, che riesce ad evitare i classici problemi di due fonti a noi ben conosciute, ovvero quella solare e quella eolica. Proviamo a pensare cosa potrebbe succedere se non ci fosse il sole nella prima e il vento nella seconda: bene, in entrambi i casi il risultato sarebbe quello di non poter produrre energia.
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Solare termodinamico e l’impianto in Nevada di SolarReserve
Anche se l’evoluzione tecnologica corre veloce, in realtà l’obiettivo di offrire una copertura energetica costante, a dei prezzi accettabili, senza dover dipendere dalle condizioni meteo, è ancora molto lontano dall’essere raggiunto. Ecco spiegato il motivo per cui il solare termodinamico potrebbe essere davvero la soluzione migliore per evitare tali problematiche.
Stiamo facendo riferimento al solare termodinamico, ovvero una fonte rinnovabile che viene sfruttata all’interno della struttura SolarReserve, che si trova nel deserto del Nevada. In questo impianto esistono decine e decine di specchi fotovoltaici, che sono stati collocati seguendo delle modalità particolari, in modo tale da garantire da riflettere i raggi solari verso l’imponente torre centrale, caratterizzata dal fatto di superare i 200 metri di altezza.
All’interno di tale torre centrale, le temperature raggiungono facilmente anche i 600 gradi centigradi. Qui, la presenza di materiali specifici, denominati vettori termici, offre l’opportunità di provvedere allo stoccaggio di calore che permette di produrre energia elettrica in tutti quei casi in cui riceva una richiesta da parte della rete.
Punti di forza e punti deboli del solare termodinamico
In seguito, l’energia termica che viene immagazzinata all’interno dei vettori subisce un processo di trasformazione, al fine di diventare energia meccanica e, in una seconda fase, energia elettrica. Si tratta di un impianto che ha un grandissimo vantaggio, ovvero quello di garantire un rendimento che riesce a mantenersi costante nonostante il passare del tempo.
Infatti, questo impianto non dipende dai raggi del sole e rappresenta un’ottima soluzione per non cadere in tutte quelle problematiche che possono coinvolgere i moderni impianti fotovoltaici. Lo svantaggio principale? I costi di mettere in piedi un progetto del genere: per abbatterli sarebbe necessario realizzare degli impianti particolarmente estesi. Per il momento, SolarReserve è proprietaria di tre impianti in totale: quello in Nevada e poi uno in Cile e l’altro in Sudafrica.