Croazia uno splendida costa di porti veneziani, centinaia di isole ed una tradizione vinicola che si perde nella notte dei tempi
Imperatori e Dogi passavano per la Croazia per apprezzarne le bellezze, ignorando forse dell’incredibile e millenaria tradizione legata alla produzione di vino del Paese.
Nei tempi odierni invece la cosa è risaputa, i vini croati sono sempre più gettonati e presenti nei migliori siti di vendita online europei, come ci spiega Apewineboxes.com, tra i primi in Italia a proporre questo tipo di offerta.
Tradizione ed approccio naturale
Tradizione e vino naturale, in Croazia, sono due concetti indissolubilmente legati tra loro. La vite è arrivata in Croazia ben prima del dominio greco, dalla Georgia e dai paesi del Medio Oriente. Da allora l’idea di vino ed il modo di vinificarlo ha resistito alla tentazione delle colture massive e dell’utilizzo, quindi, di tecniche industriali a discapito della qualità e della bevibilità del prodotto. Per questo qui la vite è speciale.
Dove si produce
La Croazia consta, sostanzialmente di due grandi aree di produzione vinicola, quella costiera costituita da Istria e Dalmazia Settentrionale-Centrale e l’area delle Isole e della Dalmazia Meridionale.
Istria e Dalmazia
Questa regione è formata dall’Istria Croata, dalla parte costiera (Hrvatsko Primorje), dalla Dalmazia Settentrionale (Sjeverna Dalmacjia), e da quella Centrale, e più all’interno dalla zona di Zagora (Dalmatinska Zagora).
E’ una regione in cui il vino bianco predomina, con la produzione di Grasevina (il Welschriesling locale) che copre ben un quarto dell’area vitata Croata, lo troviamo in special modo nella Slavonija, nella Baranya e a Ilok, al confine con il Danubio. Accanto alla Grasevina troviamo impianti di Traminac, anch’esso autoctono, di Chardonnay e di Riesling.
A nord ed a ovest di Zagabria troviamo un clima più fresco, specie a Plesivica e nello Zagorje, qui i bianchi aromatici come Riesling e Sauvignon Blanc sono davvero promettenti.
Istria
L’Istria e la malvasia istriana meritano un capitolo a parte, poiche danno origine a vini eccellenti, freschi con sentori di mela e di miele, soprattutto quando le macerazioni sulle bucce sono molto lunghe.
Accanto alla tradizionale anfora in terracotta viene sempre più spesso utilizzato il legno di acacia, preferito rispetto a quello di rovere, nonostante la Slavonia sia celebre per la qualità delle proprie querce. I vini sono corposi, slanciati e complessi.
In Istria anche il vino rosso dice la sua, si produce Terrano (Refosco Terrano, spesso confuso con quella dal Peduncolo Rosso) spesso addolcito da una aggiunta di Merlot. Lungo la costa, nel Dingac e nella penisola di Peljesac, a nord di Dubrovnik, troviamo il celebre Plavac Mali, parente stretto (o forse sono davvero la stessa cosa) del Crljenak Kastelansky, il capostipite della famiglia del Primitivo e dello Zinfandel, il cui significato è Uva Rossa di Kastela.
In questa zona troviamo anche il Tribidrag ed il più elegante Babic, profumato e prodotto su terreno sassoso.
Le Isole ed il territorio meridionale
La Marastina è l’uva di riferimento in questa parte di Croazia, a buccia bianca regala vini molto profumati, anche se molto leggera.
Nelle Isole troviamo altri vitigni autoctoni poco conosciuti ma molto interessanti come la Zlathina a Krk, la Vugava a Vis, la rinfrescante Bogdanusa a Hvar ed i promettenti Posip e Grk a Korkula.
Mike Grgich
E’ un produttore di origini croate, fondatore della Grgich Hills a Napa, che nel 1996 torna in Croazia con l’obiettivo di far conoscere il vino della sua terra agli americani, e ci riesce.
Da quel momento il movimento vinicolo croato non si è più fermato ed ogni anno sforna vini di eccellente livello pronti ad essere acquistati dal mercato mondiale.